Come ricaricare la batteria dell’auto
Dimenticare le luci accese oppure utilizzare l’autoradio quando l’auto è spenta, può portare la batteria a scaricarsi del tutto, impedendo così all’auto di partire. Il motorino di avviamento infatti ha bisogno della corrente fornita dalla batteria per far partire il motore della macchina. La batteria andrà ricaricata per poter ripartire di nuovo. A volte basta uno spunto di ricarica dato da un’altra batteria.
Collegando con dei cavi la nostra batteria scarica a quella di un’altra auto in moto, si utilizzerà la corrente della seconda auto per dare carica alla prima e riuscire ad avviare il motore. In questo modo la nostra batteria potrà ricaricarsi tramite la dinamo della macchina e ritornare attiva. Serviranno degli appositi cavi che si trovano negli ipermercati e nei negozi di fai da te (es. Brico) o ferramenta. Sono due cavi (uno rosso e uno nero) con alle estremità dei morsetti metallici.
Cavi da tenere in macchina
Come collegare i cavi
Cominciamo collegando il cavo rosso, prima alla batteria scarica e poi a quella carica, con i morsetti sui poli positivi. Poi faremo la stessa cosa con il cavo nero, sui poli negativi delle due batterie. Adesso basterà dare qualche colpo di acceleratore alla vettura in moto e aspettare una decina di minuti che la batteria possa caricarsi un po’. Dopo essere riusciti a far partire la macchina, si potranno scollegare i cavi e partire, tenendo dei regimi alti per una decina di minuti per permettere alla batteria di ricaricarsi abbastanza.
Ricaricare senza cavi
Esistono anche altri sistemi, come per esempio utilizzare un comodo avviatore d’emergenza portatile (booster). Questo dispositivo non è altro che un accumulatore da cui escono dei cavi con morsetti come quelli descritti prima. Infatti il suo utilizzo è del tutto simile al metodo che abbiamo appena descritto. L’avviatore d’emergenza va infatti collegato ai poli della batteria (prima positivo e poi negativo) e lasciato acceso qualche minuto prima di provare ad avviare la macchina. Dopo aver acceso il motore, potremo staccare l’avviatore e partire tranquillamente. Questi prodotti (guarda anche lo starter DBPower) hanno solitamente un caricabatteria che permettere di tenerli carichi e portarseli sempre dietro.
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Possiamo anche scollegare e smontare la batteria per poterla collegare ad un caricabatteria adeguato, per 24 ore solitamente, in modo da avere una ricarica completa. Conviene controllare il livello del liquido elettrolita prima di effettuare la carica e, in caso questo sia basso a causa di perdite o evaporazione, rabboccare con acqua distillata. Utilizzare sempre le opportune protezioni (guanti spessi, occhiali protettivi) visto che l’acido contenuto nella batteria è corrosivo sia per la pelle che per i tessuti. La procedura per smontare la batteria la tratteremo nell’articolo dedicato alla sostituzione.
Infine, per i lunghi periodi di fermo dell’auto o moto, possiamo acquistare un mantenitore di carica, ossia un dispositivo che collegato alla batteria impedisce l’autoscarica e quindi il deterioramento, allungando così la vita delle batterie utilizzate poco. Solitamente questi dispositivi permettono anche di ricaricare la batteria, quindi possiamo scegliere quello più adatto alle nostre esigenze.